sabato 18 settembre 2010

Tecnocasa: segnali positivi per il mercato immobiliare provenienti dal clima macroeconomico internazionale



Il clima macroeconomico internazionale più ottimistico inizia a produrre i primi effetti positivi, anche se con ritmi irregolari e disomegenei nelle diverse economie e aree del mondo.
Anche in Italia da quando è iniziata la fase di discesa dei prezzi degli immobili(cioè dal secondo semestre 2008 dopo lo scandalo U.S.A dei subprimes), nel primo semestre 2010 si è registrata la flessione più contenuta. Un sentimento positivo che gli operatori avevano già segnalato nel semestre precedente, parlando di una ripresa della fiducia e di una volontà di acquisto dell’abitazione. La domanda abitativa, in aumento ormai da un anno e la ricerca dell´abitazione da mesi diventata più attiva hanno contribuito al perfezionamento delle compravendite. E' quanto emerso nel corso della conferenza stampa del gruppo Tecnocasa dal tema "Il mercato immobiliare e creditizio nel 2010: analisi quotazioni e tendenze", svoltasi lo scorso 16 settembre, non a caso, al Circolo della Stampa di Milano, una delle città più rilevanti insieme a Roma per la comparazione dei trend del mercato immobiliare.
A parlarne dopo i saluti e l'introduzione di Vittoriana Signorini, responsabile dell'Ufficio Stampa di Tecnocasa, Fabiana Megliola , responsabile dell'Ufficio Studi di Tecnocasa coadiuvata per le analisi del mercato creditizio da Renato Landoni, Presidente di Kiron Partner Spa, società leader del franchising immobiliare e facente parte del gruppo Tecnocasa Holdig. L'analisi dei prezzi mette in luce una contrazione dello 0,5% nelle grandi città, a seguire l'hinterland delle grandi città con un -0,9%. Da ultimo i capoluoghi di provincia con -1,4%. Per l'intero 2010- ha riferito Megliola- l'ufficio studi di Tecnocasa stima una diminuzione dei prezzi per le grandi città tra -2% e 0%, mentre sul fronte compravendite potrebbero stabilizzarsi intorno alle 615 mila unità. "Non ci saranno quindi - ha concluso Megliola- improvvise inversioni di tendenza e riteniamo che i prezzi saranno più orientati verso la stabilità - anche se , per la fine del 2010 prevediamo ancora una lieve contrazione dei prezzi. L´andamento del mercato del lavoro sarà, comunque, importante per la determinazione delle decisioni di acquisto, in particolare, di coloro che dovranno ricorrere al mutuo".
Riguardo a questi ultimi-riferisce Landoni- in un quadro economico come l'attuale ,il credito alle famiglie ha registrato una ripresa dovuta ,principalmente, ai bassi tassi di interesse (nel mese di agosto Eurirs 20 anni è sceso sotto il 3%), alla bassa propensione al rischio delle banche e delle famiglie italiane (60% contro una media europea del 95%) e dalla tendenza degli italiani ad investire nel mattone (l’80% possiede una casa di proprietà). La domanda dei mutui prosegue Landoni- si manterrà stabile anche se talvolta si registrano segnali di flessione con una propensione per i ns connazionali a richiedere quelli a tasso variabile.
Anche se è alto il numero degli italiani proprietari di casa, per quanto riguarda il comparto delle locazioni dal 2011 - hanno riferito i relatori-scatta la possibilità di scegliere una cedolare secca del 20 per cento sugli affitti in sostituzione di quanto pagato finora per Irpef, addizionale regionale e comunale, imposta di registro. Con quali effetti? Le stime indicano che l'intervento porterà a una diminuzione del gettito fiscale dello 0,74 per cento. Che dovrà essere compensato da una massiccia, e ardua da realizzare, emersione dal "nero": si dovranno trovare tre evasori ogni quattro contribuenti. Aumentano poi le disuguaglianze perché la cedolare avvantaggia di più le famiglie con reddito più elevato che ,paradossalmente sono quelli che si potrebbero permettere l'acquisto.
In ogni evenienza risulta importantissimo il ruolo del consulente immobiliare e dell'intermediario bancario che deve instaurare un buon rapporto relazionale e professionale con il cliente, acquisire da lui ogni informazione definendo gli obiettivi e le aspettative future, valutare e determinare ,oggettivamente, in base alle informazioni ricevute lo status finanziario del cliente, implementando e monitorando, costantemente, il piano finanziario.
In sintesi nel nostro paese non é mancato da parte degli intermediari l'apporto al credito alle famiglie e anche se il mercato del credito rimane condizionato dal ciclo economico che determinerà un andamento stabile della domanda si prevede per la seconda metà del 2011 un graduale ritorno alla crescita del credito.
Per ulteriori dettagli ed informazioni consultare il sito www.tecnocasa.it.
Gianni Longhini

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