Chi di noi non ama questo frutto di probabile origine asiatica e introdotto nell'area mediterranea dai romani?
Morbida, profumata, succosa: l’albicocca è un vero simbolo dell’estate!
E al culmine della bella stagione arriva sul mercato italiano l’albicocca Bergeron.
Il nome albicocca sembra di origine araba ma questa specie rievoca un che di bucolico e di agreste.
I consumatori possono scoprire e gustare tutta la dolcezza delle albicocche francesi Bergeron nel corso delle giornate promozionali che si tengono dal 27 luglio al 31 agosto presso 16 punti vendita della catena Finiper del Centro-Nord, per un totale di 80 settimane promozionali e 32 giornate d’animazione con hostess.
Nel reparto ortofrutta di ciascun punto vendita poster, rotaire e ghirlande contraddistinti dall’inconfondibile creatività Frutta dell’estate francese segnalano con i loro colori caldi la presenza delle albicocche Bergeron.
Venerdì 31 luglio e sabato 1 agosto saranno presenti su tutti i 16 punti vendita coinvolti delle hostess che offriranno le albicocche Bergeron in degustazione, facendo conoscere e apprezzare le caratteristiche che rendono questa varietà davvero unica. I consumatori riceveranno in omaggio anche ricettari ricchi di consigli sfiziosi per preparare freschi piatti estivi a base di frutta e, in modo particolare, di albicocca.
Prodotta da inizio luglio a metà agosto nella Valle del Rodano, la Bergeron è la varietà di punta della produzione francese, di cui rappresenta circa il 40%. Caratterizzata dall’inconfondibile colore giallo zafferano, che raggiunge il rosso a maturazione, è particolarmente apprezzata per la sua polpa compatta, le ottime qualità gustative e la buona conservazione.
L’albicocca è il frutto perfetto da consumare nel periodo estivo, ricca di oligo-elementi come potassio, ferro, rame e di carotene. Deve essere consumata matura, quando il sapore raggiunge un perfetto equilibrio organico dolce/acidulo. Le sue fibre morbide, composte principalmente da pectina, sono ben tollerate, rendendola perfettamente digeribile.
Allora mi raccomando non perdiamoci questa delizia.
Gianni Longhini
Nessun commento:
Posta un commento